Lì intorno Roma: Antica Spezieria e Santa Prassede

Spezieria di Santa Maria della Scala

di Francesca Orioli

C’era una volta, in un angolo di Trastevere a Roma, un’antica Spezieria risalente alla metà del 1600. Frà Basilio della Concezione era il Mastro Erborista, monaco dell’ordine dei Carmelitani Scalzi che portò il laboratorio del Convento a diventare ‘la farmacia dei Papi’. Ogni malessere di Sua Santità veniva curato qui, pare che ci fosse pure un corridoio segreto per non destare sospetti sulla salute del Papa. La farmacia era aperta al pubblico e accoglieva i clienti con un banco di vendita in noce davvero elegante e ricercato.

Foto dal sito www.turismoroma.it

Qui si preparava la Teriaca, la medicina nata con veleno di vipera che divenne il rimedio per tutti i mali. Una grossa anfora dà prova della produzione: 6 anni di macerazione e 30 anni di scadenza. Tre divennero le specialità medicamentose del sacro laboratorio che operava sotto la protezione di Santa Teresa (la stessa modellata dal Bernini con un viso attraente la ritroviamo qui dipinta con sguardo un po’ vetusto e arcigno): Acqua di Melissa con potere calmante, Acqua della Scala, un miracoloso antidolorifico e Acqua Antipestilenziale, una bomba contro la peste bubbonica. Ma molti altri rimedi curativi si concentravano qui: nell’armadio finemente dipinto del retrobottega troviamo ancora foglie essiccate in scatole di legno di sandalo, scaffali pieni di ampolle di ogni forma e colore (inizialmente non esistevano etichette quindi la forma aiutava a non scambiare le pozioni);  scoviamo anche un vaso che a suo tempo conteneva le sanguisughe per i fatidici salassi.

La farmacia ha continuato a produrre fino al 1978, sono ancora presenti macchinari e un grosso barattolo in banale plastica trasparente ci mostra pastiglie pressate nella forma che conosciamo ai giorni nostri. Ora i monaci producono, non certo qui, liquori e preparati che si possono acquistare direttamente sul posto.

La visita è possibile richiedendo le date e orari disponibili e prenotando via mail a anticafarmaciadellascala@gmail.com, il costo è di 5 euro. All’interno al momento è assolutamente vietato fare foto.

Prima di entrare – unico luogo in cui al momento è concesso fare foto

 

Chiesa di Santa Prassede

Questa chiesa, situata a pochi passi dalla più famosa Santa Maria Maggiore sull’Esquilino, è dedicata ai cristiani che si convertirono e che furono perseguitati e martirizzati e a Santa Prassede, figlia di famiglia nobile, che si prodigò per proteggere i perseguitati, purtroppo senza successo.

La basilica risale al 780 d. C e, anche se fu più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, racchiude un’atmosfera autentica e d’altri tempi. Ci accoglie con una prospettiva guidata da un policromo pavimento che nasconde, tra i sui motivi geometrici, un disco di porfido sotto il quale c’è il pozzo in cui, si narra, Prassede faceva convogliare il sangue dei martirizzati. In fondo la vista si perde in un’abside rivestita da brillanti mosaici in stile bizantino. Lungo tutta la navata centrale spiccano affreschi del 1700 e preziose colonne in granito. Pregevole è la cappella di San Zenone, esempio di cappella romana nel IX secolo completamente ricoperta da mosaici.

Oltre alla spettacolarità della visione d’insieme, la basilica conserva due piccole chicche: una colonna trasportata da Gerusalemme dal cardinale Giovanni Colonna nel ‘1223 che pare sia quella alla quale fu legato Gesù per la flagellazione e un busto realizzato dal Bernini tra le sue primissime opere, per il monumento funebre del vescovo Santoni, maggiordomo del Papa Sisto V. La chiesa si trova in Via Santa Prassede 9/a con orari 10-12 e 16-18.