di Anna Gioria, Francesca Orioli e Paola Giorda
Settembre 2018
Tutte per una, una per tutte. E’ questo il motto che ci ha guidato, in una sera d’inverno, a progettare piccoli viaggi all’insegna dell’accessibilità alle persone disabili. Siamo Anna, Francesca e Paola e ci siamo auto-nominate moschettiere nel verificare in prima persona percorsi e strutture accessibili in siti di interesse turistico con l’intento di creare una mini-guida da mettere a disposizione di chiunque voglia ripetere l’esperienza. Resoconti e informazioni che possono essere utili non solo per persone disabili, ma anche per famiglie con passeggini, nonni con difficoltà di mobilità, future mamme e chiunque ne voglia fare tesoro.
L‘idea parte da Anna: ragazza con problemi motori a causa di una nascita asfittica per mancata assistenza al momento del parto; per questo i migliori specialisti di allora, all’età di sei mesi, le pronosticarono una vita in carrozzina. Grazie ad un’esistenza spesa a sottoporsi ad innumerevoli terapie è diventata autonoma. In seguito a ciò si impegna molto nel settore della disabilità perché convinta che chi ha provato “sulla propria pelle” certe problematiche possa capire e aiutare meglio di altri chi si trova in una condizione simile o peggiore della sua.

Insieme abbiamo deciso di inaugurare l’iniziativa percorrendo la ciclabile San Lorenzo Ospedaletti: una pista costruita sul vecchio tracciato della ferrovia dismessa nel 2001 per essere ricostruita più a monte. L’intera pista, parte del Parco Costiero della Riviera Ligure di Ponente, è lunga 24 km, due sensi di marcia e parecchi punti di accesso.
Il periodo scelto è una tre-giorni di metà settembre, la base è Arma di Taggia, un paese situato circa a metà della ciclabile e raggiungibile in treno (fermata Taggia Arma).
Per la prenotazione dell’alloggio abbiamo consultato diversi siti e qui ci siamo scontrate con le prime difficoltà: per esempio non sempre, soprattutto da app, è facile inserire l’opzione “accessibilità” (ci è risultato più agevole con Airbnb rispetto a Booking o BBitalia); inoltre, una volta inserito il filtro, le strutture si riducono drasticamente. Noi abbiamo optato per l’appartamento di Marco ‘Subito in Spiaggia’ su Airbnb, che pur non garantendo una completa accessibilità ai disabili (il bagno non è adatto alle carrozzine) si trova al piano terra senza scale.

Le biciclette sono state noleggiate sul posto ad eccezione di quella di Anna: una Trike Recumbet a tre ruote che lei ha fatto recapitare ad Arma di Taggia; molto gentilmente il padrone di casa ce l’ha tenuta nella sua cantina per tutto il tempo necessario.
Per il noleggio ci siamo rivolti al sig. Antonio di Mr. Bike (cell. 340-2957864) trovando molta disponibilità gentilezza e professionalità a conferma di quanto recensito sul web. In alternativa ad Arma, così come in molti punti della ciclabile, c’è NoloBici (www.nolobici.it) che dispone anche di tandem e risciò.
In fase di prenotazione del treno, Anna ha, come al solito, inviato una mail per richiedere l’assistenza a Trenitalia. Si tratta di un servizio gratuito di accompagnamento di persone disabili al proprio posto a sedere e di aiuto a salire/scendere dal treno, da parte di personale addetto. Segnaliamo che in partenza l’assistenza ha sbagliato carrozza e alla stazione di arrivo di Taggia Arma non è previsto il servizio. C’è molto da migliorare.
La stazione di Taggia Arma è a 3 chilometri dal lungomare, potrebbe essere necessario un taxi o prendere il bus n.13 (orari sul sito www.rivieratrasporti.it)
E’ da diversi mesi che Anna lavora ad una ricerca sulle spiagge accessibili per conto di Invisibili, blog della disabilità del Corriere della Sera http://invisibili.corriere.it/2018/06/22/416-spiagge-accessibili/ e ciò le ha permesso di entrare in contatto con Roberto Bazzano, presidente di Bandiera Lilla, l’Ente nato con l’obiettivo di favorire il turismo da parte di persone con disabilità, premiando e supportando i comuni che prestano particolare attenzione a questo aspetto (www.bandieralilla.it) . Anna gli aveva parlato del progetto e Bandiera Lilla ha deciso di patrocinare la nostra spedizione. Quindi armati di bandiera violetta da attaccare alla Poderosa di Anna, spillette e volantini, eravamo pronte a partire per la nostra gimkana accessibile.
Venerdi 14 settembre, dopo una mega colazione al bar La Sicilia e i suoi Sapori (con le sue brioche galattiche) imbocchiamo la pista ad Arma di Taggia, direzione levante, passando per Riva Ligure e Santo Stefano fino a raggiungere San Lorenzo al Mare (km 10).

Siamo seguite da Giuliano D’Artagnan, a cui va il merito, oltre all’aver sopportato con pazienza noi tre donne anche quello di averci fatto sentire più tranquille in caso di problemi tecnico-meccanici (che poi non si sono verificati).
Questo il percorso della prima giornata nel dettaglio – (molte info e cartina sul sito www.pistaciclabile.com):
- Arma di Taggia – Riva Ligure 2 km
- Riva Ligure – Santo Stefano al Mare 2 km
- Santo Stefano al Mare – San Lorenzo al Mare 6 km. In questo tratto c’è una galleria di circa 1,6 km.
Il tracciato ciclistico lo abbiamo trovato accessibile. Le rampe di accesso alla pista sono facilmente individuabili, la segnaletica è ottima. Per raggiungere il paesini abbiamo sempre trovato abbastanza agevole l’accesso con la tri-bici di Anna e quindi anche con carrozzine.
La visita ai centri storici dei paesi è risultata agevole, Anna ha avuto la possibilità di rimanere in sella alla sua bici a tre ruote mentre siamo andate a zonzo tra budelli e carrugi, buttando un occhio alle vetrine e alle bancarelle, con qualche sosta merenda per rifocillarci all’ombra. Anche l’accesso alle spiagge non presenta grandi difficoltà grazie alla presenza di scivoli.
Attenzione però a Santo Stefano: la discesa al paese, a 20 metri dalle rastrelliere per le bici ai margini della ciclabile, è uno scivolo che termina con uno stretto passaggio. Basterà girare subito a destra a metà discesa e trovare comodamente l’accesso al centro. Magari una spintarella per risalire potrebbe risultare utile: succederà, come è successo a noi, che qualche villeggiante si offra gentilmente di dare una mano.

Un po’ meno attenta l’erogazione di acqua alle fontanelle in questa parte di percorso, anche se i punti di ristoro non mancano. Però considerate che la focaccia va via come il pane: da ‘Pan Pe Fugassa a San Lorenzo’ pare sia fantastica ma alle 12.30 era già finita da mò e ci han consigliato per la prossima volta di prenotarla (panpefugassa@outlook.it – 0183 91397).
Durante una pausa caffè sul lungomare incontriamo per caso, mentre stiamo lasciando qualche volantino informativo delle attività di Bandiera Lilla, il sindaco di San Lorenzo che si avvicina cercando di capire di cosa siamo portavoce. Fa raffreddare i suoi gnocchi per ascoltare il nostro progetto e ci propone una visita dimostrativa tra le strutture accessibili del suo comune. Noi siamo ben felici di metterlo in contatto con Bandiera Lilla per una proficua collaborazione.
In questo tratto della pista è possibile fare qualche deviazione e visitare i paesini di Costarainera e Cipressa: da San Lorenzo parte l’autobus della Linea 20 che porta alle due frazioni. Purtroppo però le corse non sono molte, gli orari sono consultabili sul sito www.rivieratrasporti.it (selezionare orari-vallate San Lorenzo).
Nella giornata di sabato invece procediamo con la seconda parte del tracciato: da Arma di Taggia a Ospedaletti (km 14). Anche qui l’accessibilità è garantita, bisogna prestare più attenzione alle intersezioni con la viabilità ordinaria soprattutto in prossimità della caotica Sanremo. Anche le fontanelle sono ben presenti.
Questo il percorso nel dettaglio della seconda giornata:
- da Arma di Taggia a Bussana 2,4 km
- da Bussana a Sanremo 6 km
- da Sanremo a Ospedaletti 5,6 km (con galleria)

Ci fermiamo a visitare Sanremo, un po’ caotica e un po’ troppo elegante ma Sanremo è Sanremo e una foto davanti all’Ariston e al casinò non ce la toglie nessuno. La bici può essere parcheggiata nelle rastrelliere vicino alla vecchia stazione (che dispone anche di bagni a 50 centesimi), anche qui la tri-bici di Anna può tranquillamente raggiungere e circolare per il centro storico.
I paesi Bussana-Arma di Taggia e Taggia (che si trova in alto rispetto al percorso) sono collegati dal bus linea 13 (www.rivieratrasporti.it). Purtroppo il paesino arroccato di Bussana Vecchia, un borgo abbandonato in quanto distrutto da un violento terremoto nel 1887, è tutto tranne che accessibile: si trova in cima ad una collina, si raggiunge soltanto in auto e le sue viuzze sono ripide e scivolose, solo una carrozzina ad iniezione turbo 88 ottani o un mastrolindo che spinge potrebbe farcela. Peccato davvero.
La galleria tra Sanremo e Ospedaletti, anche se un po’ lunghina è illuminata molto bene ed è allestita con immagini e frasi della competizione Milano-Sanremo: una buona scusa per andare lenti e ripercorrere pezzi di storia sportiva.

Ad Ospedaletti, al termine della ciclabile, ci aspetta il presidente di Bandiera Lilla per un’intervista su come è andata l’avventura: confermiamo la buona accessibilità della pista, sottolineiamo che per tutte noi è stato un esperimento molto importante perché ha permesso di focalizzare l’attenzione su cosa ci sta intorno, e quando i sensi si attivano si fa anche più attenzione ai profumi della natura, ai suoni, al luccichio del mare.
Abbiamo guardato con occhi “diversi,” mettendoci nell’ottica di chi, in uno semplice scalino, trova una grossa barriera alla propria libertà.

E’ stata davvero una grande esperienza umana, grazie ad Anna, che con la sua impresa ha strappato sorrisi, consensi e complimenti…e perché no qualche aiutino nelle salite!
Un particolare ringraziamento da parte di Anna a tutti coloro che hanno reso possibile tale iniziativa, in quanto la concepisce come un altro piccolo tassello nel suo intento di comunicare messaggi positivi nei confronti della disabilità, in questo specifico ambito l’idea è quella di dimostrare alle persone disabili e alle loro famiglie che non solo è possibile, ma è anche giusto e fa bene, soprattutto dal punto di vista psicologico, viaggiare ed aprirsi al mondo. Grazie a Paola, Francesca, Giuliano, Roberto e a tutti coloro che in questi 3 giorni le hanno regalato un sorriso, motivazione per continuare la sua mission.
Link dell’intervista: ww.youtube.com/watch?v=xJR7_xB7wrc&feature=share
“Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto davanti a me e sii mio amico” Albert Camus
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