di Francesca Orioli
Situata poco lontano da Fiorenzuola d’Arda, ad Alseno, in provincia di Piacenza, l’abbazia di Chiaravalle della Colomba, merita una visita.
In stile architettonico romanico-gotico, semplice e pulito, in mattoni rossi, racchiude in sé molti aneddoti e curiosità che i monaci saranno ben felici di raccontarvi. Innanzitutto la leggenda della sua costruzione: l’abbazia fu costruita proprio in questo luogo preciso grazie all’insistenza di una petulante colomba, che attirò le attenzioni dei monaci seminando pagliuzze proprio nel perimetro del futuro edificio sacro. E se i progettisti ebbero ebbero la dritta divina dal devoto volatile, gli architetti che secoli dopo ne curarono il restyling avevano saltato il catechismo. Quei miscredenti riorganizzarono lo spazio che collegava i dormitori dei monaci con il camposanto: consacrati alla razionalità minimalista demolirono la vecchia scalinata che portava ai dormitori spezzando di fatto la linea retta che congiungeva il riposo notturno con quello eterno del cimitero. Che dio li fulmini!
Si racconta poi di come Napoleone avesse fatto razzia anche qui di tanti tesori, dimenticando, per fortuna, quello più prezioso: la Sacra Spina della corona di Cristo durante la crocifissione. Vanto dell’abbazia, la Spina è tenuta religiosamente sotto chiave e viene esposta con solenne processione nel periodo pasquale. Se non capitate qui nel periodo giusto non abbattetevi, le chiese italiane sono piene di Sacre Spine, la corona in fondo era spessa.
Decisamente più originale è l’Infiorata, che si svolge tra maggio e giugno di ogni anno: la navata centrale della basilica viene adornata da un lungo tappeto di fiori per onorare un’antica tradizione per la celebrazione del Corpus Domini.
Storia, appuntamenti, peculiarità e curiosità sul sito ufficiale: https://www.chiaravalledellacolomba.it/