di Francesca Orioli
Agosto 2017
Molto più riservata della famosa cugina Monument abituata alle luci della ribalta, la Valley of the Gods è un piccolo gioiello dal fascino spontaneo tutto da scoprire.
Si presenta agli occhi come una distesa di rocce rosse in arenaria che il vento ha scolpito in forme curiose. Si trova, provenendo da nord a circa 20 km prima di Mexican Hat se si arriva da nord (Moab/Arches National Park, Monticello, Bluff) e a 50 km dopo la Monument Valley provenendo da sud. Non è molto segnalata, ma qualche cartello sulla strada c’è, basterà prestarci attenzione o puntare il navigatore.
Non si paga per entrare, non c’è il Visitor Center tipico di tutti i parchi americani, non ci sono restrizioni per visitarla e per campeggiare all’interno, ma al contempo non ci sono bagni né altre strutture. Poiché d’estate è molto caldo, portarsi tutta l’acqua necessaria. Ci dovrebbe essere un B&B ma io l’ho trovato chiuso.
Il giro tra i pinnacoli di roccia si percorre in auto: una strada di 17 miglia (circa 27 km) attraversa la valle, dalla Highway US 163 alla US 261. La strada è sterrata, se non piove è comunque percorribile anche con una macchina normale, altrimenti potrebbe essere un po’ difficoltoso per alcuni avvallamenti. Considerando le tappe foto, è necessaria circa un’oretta e mezza per visitarla, ma può valere la pena prendersi tutto il tempo, anche perché essendo poco frequentata vi regna un silenzio assoluto e qualche passeggiata tra le rocce può essere davvero piacevole, caldo permettendo.
Se la Monument Valley è già stata tutta raccontata nei film, la Valley of the Gods fa lavorare l’immaginazione e ci si scopre a creare storie che mettono in relazione luoghi e personaggi che si incontrano sul percorso. Entrando dalla US 163 si è accolti dai Seven Sailors, i sette marinai, una formazione di sette pinnacoli addossati l’uno all’altro, sormontati ognuno dal proprio ‘cappello piatto’. Fossero tutti ufficiali e gentiluomini ci sarebbe da divertirsi. Più avanti si entra nel bucolico con la gallina che cova (Setting Hen) e il suo gallo (Rooster).

La vedetta del parco è Franklin Butte, vicino si impone la nave da guerra ‘Battleship Rock’. Per rimanere in tema non mancano De Gaulle e la sua truppa. Si gira attorno al Castle Butte, fino ad incontrare un panciuto Santa Claus che ci piace immaginare accanto ad una montagna di regali. Un po’ più avanti, in lontananza, lo sta attendendo, speranzosa, la donna nella vasca da bagno (Lady in the bathtub).


L’app ‘maps.me’ ci ha supportato segnalandoci alcune ‘figure’ ma c’è da divertirsi a inventare, ognuno può aggiungerci del proprio e vederci qualcosa di nuovo cambiando i punti di vista. E’ una valle che affascina e non delude.


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