GIAPPONE: LAGHI VISTA FUJI

di Francesca Orioli
Agosto 2023

Nell’ormai lontano 2016 scrissi, proprio su queste pagine virtuali ‘il Fuji l’ho vissuto e mi è rimasto dentro, ma non l’ho visto. Sembra un ossimoro ma è così. Il cono perfetto venerato dai giapponesi io l’ho visto solo in foto, l’ho solo immaginato. Eppure ci ero sopra, in cima.’ Fu un’esperienza grandiosa (QUI L’ ARTICOLO anche se un po’ datato ormai), colma di soddisfazioni ma mi era rimasta dentro la voglia di vederne il profilo, lo skyline con la natura che da il meglio di sè. Vedere cotanta bellezza da una prospettiva che non fosse quella di un’astronauta che ci è capitato sopra. In agosto con nuvole e afa che lo circondano,  il damerino non si mostra molto facilmente ma in questo mio secondo viaggio in Giappone, intrapreso ahimè ancora in agosto, con un po’ di fermezza e un buon impegno ce l’ho fatta a fargli un discreto servizio fotografico.

Per le viste migliori del Fuji bisogna recarsi nella zona dei cinque laghi ai piedi del monte, la località di riferimento è Kawaguchiko. Partendo da Tokyo ci si arriva comodamente in pullman o in treno, entrambi partono dalla stazione di Shinjuku e impiegano circa 2 ore (il tratto in treno è solo in parte coperto dal JR pass – si può pagare la differenza anche all’arrivo). Bisogna armarsi di pazienza, non si creda di fare un’escursione in giornata da Tokyo stile toccata e fuga ed essere baciati dalla fortuna e beccare il grande cono li che vi aspetta con i versanti scoperti. Prendetevi almeno due notti nella zona, la legge della probabilità va assecondata, non sfidata.

Alla stazione di Kawaguchiko non regna di certo la rilassata atmosfera di montagna: la cittadina è il centro di smistamento per tutti coloro che prendono i mezzi per raggiungere la cosiddetta 5^ stazione, punto di partenza per la salita sul cratere. E’ inoltre il punto di riferimento per l’esplorazione dei cinque laghi, da qui partono i bus che collegano le sponde dei laghi ed è qui che si acquista il pass per poter usufruire dei bus in modo illimitato.

I laghi sono appunto cinque: Kawaguchiko, Saiko, Shojiko, Motosuko, Yamanakako.

Se il noleggio di un macchina può garantire sicuramente più libertà e velocità di spostamento, c’è da dire che comunque la rete di autobus è, neanche a dirlo, efficiente, anche se le corse per i laghi più lontani sono meno frequenti e bisogna pianificare con attenzione – timetable alla mano – gli spostamenti facendo attenzione ai percorsi in senso orario e antiorario dei mezzi.

Ma andiamo con ordine. Scopriamo i 5 laghi ai piedi del Fuji.

LAGO KAWAGUCHIKO

Le sponde del Kawaguchiko sono le più facilmente accessibili e frequentate: la maggior parte delle strutture ricettive si trova qui. La sponda nord, quella rivolta verso il Fuji, è servita dai bus della linea rossa che passano ogni 15 minuti. Diversi sono i punti di osservazione del sacro monte anche se un po’ scontano un peccato originale che può infastidire i più puristi: i grandi alberghi (e qualche ecomostro) sulla sponda meridionale accompagneranno le nostre immagini. Ma così è se vi pare. Ecco un po’ di punti di osservazione e di scatto selvaggio

  • Fermata Kukuna Hotel, siamo poco dopo l’insenatura orientale del lago (ma prima di un fastidioso viadotto che taglia il lago stesso), il Fuji ci è quasi davanti, un promontorio ci taglia un versante ma ce ne facciamo un ragione, un po’ di piante ci aiutano a creare una degna cornice.

    Vista dal Kawaguchiko – davanti al Kukuna Hotel (mattino presto)
  • Fermate tra Kawaguchiko Museum of Art – Music Forest – Monkey show Theater (senza dover necessariamente entrare nei musei/attrazioni). Ci troviamo proprio con il Fuji di fronte, purtroppo però un invadente viadotto si infila nei nostri scatti. 

    Foto nei pressi del Monkey show therater- tardo pomeriggio
  • Kawaguchiko Natural Living Center, l’ultima fermata della linea rossa, un luogo piacevole ricco di fiori e arbusti. Nei pressi un interessante centro di artigianato. 

LAGO MOTOSUKO

Il Motosuko è il lago più lontano raggiunto solo in parte dal bus delle linea blu con frequenze ogni una o addirittura due ore. E’ il primo lago che decidiamo di vedere, ci dedichiamo praticamente una ‘toccata e fuga’ di un’oretta vincolati dagli orari, un primo approccio per prendere confidenza con il ‘panorama’ e siamo abbastanza fortunati perché in pieno giorno sua maestà si fa ammirare anche se con uno stuolo di nuvole sul lato – ma appunto sul lato e non sopra quindi prendiamo su e portiamo a casa le prima foto contenti come una Pasqua.

Per scattare le foto siamo scesi alla fermata ‘Lake Motosuko’ o quella vicina ‘Motosuko tourist information center’ abbiamo preso un sentiero che porta sul lago.

La vista del Fuji dal Motosuko è quella rappresentata sulle banconote da 1000 yen ma per il giusto punto di osservazione bisogna raggiungere punti più centrali per i quali è necessaria l’auto.

LAGO SHOJIKO

Il Shojiko è il secondo lago da ovest, ed è servito dalla linea blu. Noi siamo scesi alla fermata ‘Panorama Observatory Shita’ dove un rimessaggio di barchette ci fa da cornice ai nostri scatti al Fuji che nel frattempo è sempre più accerchiato dalle maledette nuvole.

Vista dal Shojiko lake (primo pomeriggio)

Questa zona è molto tranquilla, ci sono pochissime strutture ricettive e di ristoro che – evidentemente per la bassissima stagione – risultano chiuse. Qualche pescatore e qualche cacciatore di pace animano il paesaggio.

Decidiamo di passeggiare lungo la sponda nord del lago (troviamo un minimarket aperto nel percorso che ci salva dai morsi della fame!) e raggiungiamo la fermata ‘Akaike’ dove c’è anche un ristorante aperto. In tutto abbiamo camminato 2,5 km.

LAGO SAIKO

Il Saiko è il lago accanto al Kawaguchiko ed è servito dalla linea verde. Arrivando dal Shojiko sulla linea blu, scendiamo alla fermata Fugaku Fuketsu (wind cave) per cambiare e salire sulla verde (che passa ogni ora). Scendiamo a ‘Saiko Iyasho-no-Sato’ e percorriamo un paio di chilometri sulla sponda nord fino ad aspettare il bus dell’ora successiva qualche fermata più avanti. Un bel punto di osservazione si ha in corrispondenza di un paio di insenature che danno uno scorcio del Fuji che spunta da rilievi più bassi ricchi di verde che si aprono davanti a noi.

Foto dal Saiko lake (pomeriggio)

Scopriamo simpatici lampioni che costeggiano il lago a forma di Fuji con nuvola incorporata! A dir poco ‘caratteristici’

I lampioni del Fuji con nuvola incorporata

LAGO YAMANAKAKO

Il lago Yamanakako si trova a sud est rispetto al Kawaguchiko è un po’ più complicato da visitare con i bus perché non fa parte del circuito delle linee turistiche ‘rossa-verde-blu’, è comunque possibile acquistare il pass dei mezzi che ricomprenda le linee che vanno in questa zona. Qui le linee di riferimento sono prevalentemente le F1 e F2 (il depliant con gli orari viene fornito con l’acquisto dei pass) e bisogna prestare molta attenzione al senso orario e antiorario indicato sulla cartina. Tuttavia anche se il raggiungimento è un po’ meno immediato, il luogo e le viste che offre sono davvero unici e – se il Fuji permette – le foto saranno strepitose.

Con timetable alla mano ecco le soste più interessanti:

  • Fermata ‘Hana-no Miyako park entrance’. Qui è stato messo in piedi un giardino con lavanda e fiori ornamentali che possono rivelarsi una degna cornice per gli scatti al nostro amato Fuji.
Hana-no Miyako park (mattino tra le 8 e le 9)

Noi abbiamo acquistato il biglietto ma abbiamo scoperto poco dopo che la parte più bella, ovvero il campo di girasoli, si trova fuori dal parco quindi del tutto gratuito. Davanti al parco, quindi prima di pagare l’ingresso,  c’è anche una distesa di fiori di campo

Hana-no Miyako park (mattino tra le 8 e le 9)
  • Fermata ‘Oshino Hakkai’. Il termine hakkai si riferisce agli otto specchi d’acqua che un tempo formavano il sesto lago del Fuji ma che ora sono laghetti separati. Oshino Hakkai è un piccolo villaggio mantenuto come una volta dove all’armonia del paesaggio rurale si aggiunge, se si è fortunati, uno sfondo montano d’eccezione. Noi purtroppo non siamo riusciti a visitarlo perché al nostro passaggio (con Fuji libero da nubi) i cancelli erano ancora chiusi, poi nel corso della giornata il Fuji si è coperto e non siamo più ritornati.

    Ingresso di Oshino Hakkai
  • Fermate tra ‘Nagaike ent.’ e ‘Hirano Nishiguchi‘. Queste fermate si trovano sulla sponda del lago che si affaccia sul monte: scenari con pedalò a forma di cigno e aiuole di fiori regalano viste speciali.
Vista dal Yamanakako Lake (mattino verso le 9)
Vista dal Yamanakako Lake (mattino verso le 9)

In certi orari una barca a forma di cigno gigante propone gite sul lago.

PAGODA CHUREITO

Non può mancare come punto di osservazione privilegiato la Pagoda Chureido, per uno scatto memorabile (che lo sarebbe 100 volte tanto con i ciliegi in fiore e la neve sulla vetta ma ‘sarà per la prossima volta’). Noi la raggiungiamo al mattino prestissimo, prima che arrivino le nuvole a guastarci il Fuji. Prendiamo il treno dalla stazione di Kawaguchiko per Shimoyoshida (circa 15 min incluso nel pass) e da li a piedi per poco più di un chilometro.

Vista dalla Pagoda Chureito (ore 7 del mattino)

FUNIVIA

Dalla fermata ‘sightseeing boat and ropeway entrance’ della linea rossa sul lago Kawaguchiko parte la funivia per un ulteriore punti di vista sul Fuji. E’ un’esperienza che non abbiamo provato ma tutte le info si trovano sul sito ufficiale:

https://www.mtfujiropeway.jp/en/

PERNOTTAMENTO CON VISTA

Dalla finestra della Guest House Ichifujiso ore 5 del mattino

Noi abbiamo pernottato per due notti alla Guest House Ichifujiso che si trova a 850 m dalla stazione e non lontano dalla sponda del lago (fermata ‘Fuji Lake hotel’ della linea rossa). E’ una struttura abbastanza datata ma ci siamo trovati molto bene, gestita da due anziani, ottimo rapporto qualità prezzo. Il bagno è in comune ma dispone di un piccolo onsen. La nostra finestra dava direttamente sul Fuji: alla sera riuscivamo a scorgere l’illuminazione dei rifugi che costellano il suo versante (e nel ricordo di quando salimmo nel 2016 ci ha pervaso un certo senso di nostalgia; all’alba ci ha sorpreso con un intenso colore rosso. Curiosità: ai piedi della casa si trova un cimitero: una foto dark non può che completare il book fotografico di sua maestà il cono perfetto.

UN’ULTIMA FOTO PRIMA DI PRENDERE IL TRENO

Anche la foto del Fuji dalla stazione di Kawagukicho può avere il suo perchè:

Stazione di Kawaguchiko

Sicuramente 3 giorni di ricerca spasmodica di immagini del Fuji in tutte le salse, stalkeraggio allo stato puro, ormai siamo da considerare Fuji-addicted: salita al cratere fatta, milioni di foto del profilo montuoso più affascinante al mondo portate a casa.

Ma non può finire qui.. mancano i ciliegi e la neve: dovremo tornare per la terza volta. Del resto non c’è due senza tre. Bye Bye Fujisan

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