di Francesca Orioli
Agosto 2017
Bello e dannato. Così è l’Antelope Canyon.
Una meraviglia unica, un sinuoso corridoio di pareti ocra modellate nei secoli da acqua e vento, illuminate dalla luce che entra dall’alto. Fotogenico ai massimi livelli. Affollato oltre ogni limite.
Per questo decisi di vederlo prendendo parte ad un “photographic tour” per prolungare il piacere degli occhi con qualche immagine decente priva di teste di turisti.
Io ho prenotato con larghissimo anticipo su www.antelopecanyon.com: il tour consiste in un ingresso all’Upper Canyon in un gruppetto di sole sei persone accompagnate da una guida nell’orario migliore per la luce (in agosto alle 12) e due ore di tempo per scattare. Sei persone al giorno, ecco perché ho prenotato a gennaio per agosto. Però bisogna fare un mutuo: costo 126 dollari a testa (tariffa 2017).
In fase di prenotazione si anticipano solo 10 euro, il saldo avverrà il giorno stesso in agenzia dove ci si dovrà ritrovare una mezz’ora prima dell’orario fissato per l’ingresso. Nella mail di conferma della prenotazione ci sono tutti i riferimenti necessari.
Si viene accompagnati con una jeep all’ingresso del canyon, con un tragitto di circa 20 minuti. Già al parcheggio dell’agenzia capirete che il canyon non sarà solo vostro. Già, non credete di poter scattare in santa pace. Dentro c’è la marea umana, tanti gruppi “semplici” e almeno un altro paio dì photographic groups di altre agenzie. E allora qual è il vantaggio? A chi ha venduto un rene per fare l’esperienza, viene concesso di portare il cavalletto e lo zaino con tutto il necessario (oggetti proibiti per i normali visitatori), viene garantito il campo libero per scattare, ovvero la guida che accompagna blocca periodicamente il flusso di turisti. Si rimane dentro due ore, rispetto ai 45 minuti dei “normali”. La nostra guida ogni tanto alzava sabbia con una paletta per qualche effetto scenografico da riprendere e suggeriva angolature. Se incitavamo uno ‘stop-stop’ fermava ancora un pò i gruppi per noi.
Vero che gli smartphone oggi fanno foto miracolose ma per i puristi della reflex il treppiede è indispensabile: con 100-200 iso si scatta, in varie situazioni, con tempi che vanno anche a 1/10 o 1/20 di secondo. Sul sito, nella presentazione del tour, è segnalato che potrebbe esserci polvere dannosa per il cambio obiettivi: io cambiavo in continuazione tra il 35-70 e il grandangolo senza problemi (ovviamente non quando la guida lanciava la sabbia!).
E’ un’esperienza che rifarei, il posto è fantastico anche se lo sfruttamento commerciale così spinto toglie qualsiasi poesia. Almeno rimarranno le foto. Io sono uscita devastata, due ore in ansia da prestazione pazzesca.
Una nota sulle condizioni meteo: nella nostra giornata il cielo era abbastanza nuvoloso, nuvole bianche ma ben piazzate. Avevamo la piva, visto l’investimento. Devo dire però che la luce entrava lo stesso, magari gli effetti avrebbero potuto essere ancora più spettacolari ma temevamo peggio.
Per il pernottamento in zona si consideri che l’Antelope si trova a Page sul lago Powell che è una zona carissima. Noi siamo rimasti due notti e abbiamo optato per una doppia soluzione: una notte al lodge Knight Inn che ha prezzi decisamente sopra la media per la tipologia di sistemazione, la seconda notte abbiamo prenotato il campeggio Wahweap RV & Campground (molto carino con servizi puliti e barbecue a disposizione) a 12km dall’agenzia.
Ho trovato altre agenzie che propongono il tour fotografico e le segnalo:
http://www.antelopeslotcanyon.com/guided-tours/photography-tours
http://www.navajoantelopecanyon.com/
L’intero tour di 3 settimane nei parchi dell’ovest DALLA CALIFORNIA AL NEW MEXICO
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